Ultimamente hai notato di essere particolarmente stanco, affaticato e pallido? Non sottovalutare questi aspetti, potrebbe trattarsi di una carenza di ferro! Il ferro è un elemento chimico essenziale per il corretto funzionamento del nostro organismo: senza di esso non ci sarebbe una corretta ossigenazione dei tessuti corporei, in quanto è deputato a legarsi proprio all’O2 e trasportarlo in tutti i siti.
Spesso sussiste una confusione tra il termine “carenza di ferro” ed “anemia“. Nel primo caso, l’elemento chimico è presente in ridotta quantità nell’organismo; nel secondo caso, invece, c’è una quantità insufficiente di emoglobina nel sangue, di cui la carenza di ferro è principale responsabile. Quando si verificano episodi in cui il ferro è carente, ci sono certi cibi che andrebbero evitati.
Cibi da evitare in caso di carenza di ferro:
La carenza di ferro, definita anche come sideropenia, in realtà non dipende troppo dal tipo di alimentazione condotta, in quanto solo una piccola parte del ferro è ottenuta tramite quest’ultima. Tuttavia, è stato visto che ci sono degli alimenti che tendono a limitare l’assorbimento del ferro a livello dell’intestino tenue causando, dunque, una carenza.
Il nemico principale di chi soffre di sideropenia, sono il latte ed i latticini. Questi due alimenti, poiché troppo ricchi di calcio, vanno a limitare l’assorbimento del ferro. Allo stesso modo, sono assolutamente da evitare determinate bevande, sia in generale ma soprattutto subito dopo aver consumato i pasti. Stiamo parlando nello specifico di: thè e caffè. Un grosso no anche per quanto riguarda il cioccolato!
Carenza di ferro: i sintomi
La carenza di ferro è una condizione che viene molto spesso sottovalutata. Tuttavia, il ferro non si occupa solo dell’ossigenazione tissutale, ma anche della salute dell’apparato muscolare a partecipa anche al processo di sintetizzazione di alcune proteine ed ormoni. Insomma, è necessario che sia presenti in quantità ideali per far sì che l’organismo funzioni correttamente. Non sono da sottovalutare i seguenti sintomi:
- Pallore in viso;
- Stanchezza prolungata e stanchezza nel svolgere le azioni quotidiane, anche le più semplici;
- Mal di testa;
- Episodi di tachicardia;
- Infiammazione alla lingua;
- Unghie fragili;
- Caduta dei capelli;
I sintomi riportati non andrebbero mai presi sottogamba. Chiaramente, non bisognerebbe appellarsi ad un solo sintomo isolato ma osservarsi e notare se ne compaiono più di uno insieme. È fondamentale ricordare che il ferro è estremamente utile per il nostro organismo, quindi sarebbe meglio rivolgersi ad un esperto che fornisca una dieta adatta a questa condizione.
Perché, come detto già in precedenza, l’alimentazione non è sicuramente l’unico fattore a fare la differenza, ma ci sono determinati cibi che potrebbero inficiare ancor di più l’assorbimento dell’elemento chimico. Allo stesso modo, però, è consigliabile mangiare alimenti che siano ricchi di ferro, come ad esempio le uova e le lenticchie!