Attenzione a queste tisane: ecco le peggiori marche in commercio

Nel processo di dimagrimento, o solo per un semplice motivo legato alla necessità di rilassarsi o di riscaldarsi durante quei pomeriggi autunnali particolarmente fiacchi e freddolosi, quello che può essere un ottimo alleato e un ottimo modo per carburare resta sicuramente il consumo di una buona e sana bevanda calda, meglio se una tisana.

In commercio, oggi, ne esistono numerose, che hanno effetti e danno garanzie tra i più disparati; e ci permettono anche di godere di tutti i benefici che queste sono in grado di infondere; non per ultimo sicuramente quel senso di relax che si va ricercando spesso senza ottenere grandi risultati. Bisogna essere onesti: alcune tisane sono davvero un ottimo toccasana.

Cosa aiutano a stimolare le tisane?

Vi dirò, per esperienza personale le tisane sono davvero essenziali, soprattutto quando si va alla ricerca di un aiuto per migliorare la giornata. Badate bene, non fanno miracoli! Ma possono agevolarci in un percorso di miglioramento verso noi stesse. In particolare, proprio perché sono preparate con erbe, radici, frutti e fiori, diventano davvero speciali, andando a stimolare alcuni aspetti fondamentali nel nostro organismo.

Agiscono su più fronti, e se ne trovano di diverse tipologie, a cominciare da quelle rilassanti, a base di camomilla, passiflora e valeriana, che riducono ansia e stress e favoriscono anche il sonno, pertanto meglio consumarle nel tardo pomeriggio o prima di andare a letto; digestive, bevute dopo pranzo in particolare, riducono gonfiore e favoriscono la digestione grazie alla presenza di finocchio, zenzero, liquirizia e menta; depurative, per depurare il corpo dalle tossine e dai liquidi in eccesso, grazie all’ortica, al tarassaco e al carciofo; infine energizzanti, quelle a base di ginseng, mate e guaranà, che possono davvero farci carburare verso giornate che richiedono tutte le nostre energie.

Quali sono però quelle che non vanno proprio bene?

Diciamo che non esistono delle tisane che siano proprio il male. Tutto dipende dall’uso che se ne fa, e dal fatto che molti tendano a considerarle davvero delle terapie risolutive per i problemi di tutti i giorni. Ovviamente così non è ed è necessario esserne consapevoli per non fare un buco nell’acqua. Ma ci sono anche delle tisane che possono dare degli effetti che non sempre sono quelli desiderati o comunque presentati dagli ingredienti presenti, come ad esempio:

  • tisane lassative: il cui uso prolungato può alterare la flora batterica intestinale e crearne dipendenza, e sono assolutamente sconsigliate in gravidanza e allattamento
  • tisane stimolanti: che possono aumentare la pressione sanguigna e anche l’ansia.
  • tisane diuretiche: il cui uso può scatenare carenze di potassio, se già si hanno alcune problematiche connesse ai suoi valori
  • tisane con effetti ormonali: in questo caso, possono verificarsi delle interferenze con terapie ormonali in atto, quindi è meglio evitarle quando si sta cercando una gravidanza

Insomma, tutto è relativo all’uso che se ne fa. E bisogna anche prestare tanta attenzione al consumo, perché se eccessivo tende a interferire in modo incisivo sulla quotidianità di ogni individuo, non dando modo di poter contare sui miglioramenti tanto sbandierati dalle tisane. Quindi, occhio a usare consapevolezza dei limiti e moderazione nei consumi.

Bere tisane fa bene all’organismo, e aiuta a stimolare alcuni lati del nostro organismo che altrimenti rimarrebbero troppo statici; ma è anche vero che bisogna valutare sempre fin dove spingersi per evitare di ritrovarsi a fare i conti con situazioni limite, che nella peggiore delle situazioni può anche peggiorare le condizioni fisiche della persona.

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