Nell’immenso mondo del giardinaggio, ci sono fiori che hanno un aspetto davvero gradevole ma non sanno di nulla; ce ne sono altri che, invece, pur non avendo un aspetto sensazionale, emanano odori pazzeschi. Diciamo che tutto dipende molto da quello che ognuno di noi cerca, e spesso, e parlo da assoluto asso nero nel campo della coltivazione, si tratta di una pianta che non dia molte preoccupazioni e che abbia anche un aspetto davvero gradevole.
Le orchidee si sposano perfettamente a quest’idea: poca cura e tanto colore unito a tanta bellezza. Del resto, si tratta di una pianta che si adatta anche all’ambiente domestico e che difficilmente si troverà fuori, in giardino, seppur non è una cosa così impossibile. Tuttavia, il suo habitat naturale resta l’interno, possibilmente dentro un vaso, dentro il quale cresce sana e dal quale si può togliere per rinvasare in uno più grande. Come fare? Seguici.
Le orchidee: qualche notizia
Come dicevo, le orchidee sono le piante più ricercate; alcuni, addirittura, le considerano le regine dei fiori, perché si presentano molto eleganti, dalle varietà di forme e di colori, e con una delicata bellezza. Consideriamo anche, seppur appartenenti a una determinata varietà, oggigiorno sarebbe impossibile trovare orchidee simili tra loro, anzi sono quasi sempre differenti nelle sfumature, grazie a giochi di luce ma anche alle commistioni che avvengono in fase di semina.
Inoltre, sono dei fiori che si adattano facilmente ad ambienti diversi; dicevamo, ad esempio, che è facile trovarle dentro casa, ma sono perfette anche per climi molto caldi, e si trovano anche nei deserti. Per finire, mantengono inalterata la loro simbologia, in quanto sono fiori da regalare per promettere amore, per augurare prosperità, ma anche simbolo di bellezza e perfezione.
Come fare il rinvaso di un’orchidea?
Cominciamo con il dire che, prima di iniziare, è sempre bene tenersi informati su tempi e modalità. Si può chiedere un parere a un esperto giardiniere, anche di fiducia, che sarà in grado di dare tutte le informazioni in merito. E, soprattutto se sei alle prime armi e non hai per niente il pollice verde, segui le istruzioni che abbiamo messo insieme per te: ti saranno di grande aiuto. Ecco cosa devi fare per un rinvaso di un’orchidea:
- Fallo ogni 2-3 anni massimo: questo è il tempo medio che ci impiega una pianta di orchidea per crescere, anche in base al tipo di terriccio che si usa.
- Controlla se ci sono segni che ti invitano a fare il rinvaso prima: tipo le radici che fuoriescono dai fori di drenaggio o se la pianta appare malaticcia o il vaso troppo piccolo.
- Recupera ciò che ti serve: vaso nuovo più grande, terriccio specifico, forbici pulite e affilate e guanti di protezione
- Procedi con cautela: estrai la pianta dopo averla bagnata leggermente di modo che non soffra troppo, pulisci le radici, prendi il vaso nuovo e posiziona l’orchidea
- Non annaffiare subito dopo il travaso, ma aspetta il giorno dopo.
Altri consigli sono relativi alla tipologia di vaso da scegliere, possibilmente trasparente in modo che tu possa controllare l’evolversi delle radici della tua pianta d’orchidea; non bagnare mai le foglie perché non assorbono, ma concentrati sul terriccio, che non deve tuttavia mai essere zuppo, perché l’orchidea non richiede enormi quantità d’acqua. E infine, ricordati sempre che l’orchidea è una pianta amica del sole e ama stare in luoghi aperti e luminosi, ma senza puntarla direttamente sotto la luce del sole che potrebbe, invece, bruciarla.
Quindi, l’orchidea resta e si conferma una pianta dalle mille note positive. E’ davvero importante sceglierla con cura, per adattarla ai nostri ambienti, ma raramente si sbaglia. Piace proprio a tutti, a grandi e piccini, a chi ama uno stile moderno piuttosto che più moderno; ma è anche vero che è una pianta piacevole da tenere dentro casa, perché non sporca, non richiede grandi cure e rimane fiorita a lungo. Cos’altro cerchi di più?